Alcune notizie curiose dal mondo delle mele

Contrariamente a quanto si è sempre sostenuto, non c’è alcuna menzione della mela nella Bibbia come “frutto proibito”. Nel testo si parla del “Frutto dell’albero della Conoscenza”, senza nessuna specifica al tipo di frutto. Fu solo dopo il 1470, quando Hugo Van Der Goes dipinse una mela nel suo “The fall of Man” che si fece sempre più convincente l’associazione con questo frutto.

Secondo le credenze popolari la mela che Adamo ed Eva mangiarono nell’Eden, si fermò in gola ad Adamo: da qui la denominazione di pomo d’Adamo.

La mela è considerato il “simbolo ufficiale” di Washington, New York, West Virginia e Rhode Island.

Shakespeare aveva una vera e propria passione per un particolare tipo di mela: la leathercoat. Frutto estinto per anni è stato da poco riscoperto con grande entusiasmo.

Quando la mela non è più fresca la buccia si “affloscia”: ciò è dovuto al fatto che la mela è costituita, per il 25%, d’aria.

Il consumo medio di mele pro capite negli Stati Uniti è di circa 65 l’anno.

Il finanziere, politico americano Bernard Baruch – consigliere di Roosevelt – era solito dire “Tutti videro cadere la mela, Newton fu l’unico a chiedersi il perchè ”.

 

Ogni mela contiene circa 80 calorie.

La buccia della mela contiene una percentuale di quercitina – uno dei principali antiossidanti naturali – e fibre maggiore rispetto ad altra frutta o verdura.

La Cina è il maggior produttore di mele al mondo.

Gli alberi di melo non producono frutta prima dei quattro o cinque anni d’età, dipendendo dalla qualità.

Molti archeologi e studiosi hanno datato le prime testimonianze di alberi di mele e dell’utilizzo della mela nella dieta quotidiana a circa 6500 anni a.C.

Giovannino Semedimela era il soprannome di John Chapman, un coraggioso pioniere nato nel 1774 cui la leggenda riconosce l’aver portato l’albero della mela in Ohio, Indiana ed Illinois.

La frase preferita di Ernesto Che Guevara era: “La rivoluzione non è come una mela che cade quando è matura: bisogna farla cadere”.